giovedì 20 settembre 2012

19.09.2514

"Segreti. Ancora segreti. Altri segreti.
Va bene, mi hanno insegnato ad essere discreto, mi hanno insegnato quanto sia importante detenere il sapere, poiché esso è potere, soprattutto quello nascosto, tenuto in ombra così che tutti non sappiano la realtà ma... il mio essere discreto rischia di crollare da un momento all'altro.
Insomma, da quando ero piccolo ad ora, mai troppi ne ho custoditi, mai troppi sono riuscito a trattenere dentro di me. Quante volte mi sono confidati con Vivi, oppure con Amah più di tutti. Lei mi ascoltava, mi cullava dolce fra le sue premure e poi sapeva darmi buoni consigli. Mio padre... beh, lui più che altro li scopriva e basta. Mia madre non se né mai fregata, inutile sopraggiungere altro in merito.
Ed oggi l'ultima novità: la Sala Crisi del Blue Sun Building di CapCity. E... e... e... che diamine era quella cosa? Da come ne parlava Charlotte, sembrava davvero tremenda all'inizio, qualcosa di indicibile, di incredibile, di inenarrabile. Ha detto che era una minaccia firmata Weyland, qualcosa di non umano. Cosa intendeva dire per non umano? Un'entità artificiale? Uff... dopo aver saputo della presenza di scorpioni mutanti su Greenfield, non saprei più cosa aspettarmi a questo punto. Stiamo andando oltre, stiamo andando troppo oltre come esseri umani. I demoni si travestono da scienza e da progresso e noi lasciamo prenderci in contropiede, cadendo nelle loro trappole. Forse è vero: ci sono dei limiti dai quali, una volta superati, non si può più tornare indietro.
Un grande schermo nero, delle lettere ad intendere le sue frasi. Come tanti elettroshock. Brr... deve essere stato orribile.Chiedeva aiuto, per giunta. Aiuto di che cosa, però? Troppe cose, segreti ed altri segreti. Multiplanetarie, tsk. Possono anche starci persone per bene dietro, volendo, sperando, ma come si potrebbe fare altrimenti? Qui si parla di informazioni che forse saranno per sempre occultate, oppure distorte. Ed io? Io sono un semplice pianista. Io voglio restare un semplice pianista! Questa è la vita che fa per me. Punto e basta.
Poi ci sono stati gli incontri con Evah, le sue intenzioni nei confronti del futuro. Non ho detto niente a nessuno ma... ho paura di quella donna. Incomincio ad averne paura. Parlava di piani che non riesco a comprendere tutt'ora, la serietà e la semplicità con cui ne parlava, come se fosse una cosa normale. E' questo l'effetto del potere? Spero di non finirne intrappolato. Forse dovrei trovare un confidente, oppure una guida. No, non posso disturbare Amelie adesso, ha i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Sono pesanti e vanno gestiti con il giusto tempo.
Spero tanto che Hall Point non mi costringa mai fino a questo punto. Non saprei reggere..."

[Scorcio fra i pensieri di Gab, all'uscita del Blue Sun Building]

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